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I RINCO AZZECCANO ANCORA UNA VOLTA LA GIORNATA GIUSTA: CIASPOLATA SUL MONTE GAZZA CON TEMPO SPLENDIDO E BEN 40 ISCRITTI AL VIA. ORA IL GRAN FINALE SUL PIZZO DI LEVICO (06/03). |
21/02/2010. Qualcuno sostiene che il Presidente abbia fatto una sorta di patto col Diavolo, ma lui ribadisce che si tratta molto più semplicemente di costante monitoraggio delle previsioni meteo e, perché no? di una buona dose di ... culo! Fatto sta che per contare le uscite dei Rinco Boys, in MTB o a piedi, che in questi 7 anni di attività sono state rovinate dal maltempo, bastano e avanzano un paio di mani perchè - andando a memoria - non sono state poi molte. E così anche questa volta, pur in una settimana segnata dalla pioggia nei fondo valle e dalla neve sopra i 1200 metri di quota, nella data fissata per la nostra escursione è uscito il classico sole che "spacca le pietre" e un cielo azzurro dove non si trovava una nuvola nemmeno a cercarla!
La 3ª ciaspolata stagionale, con la salita sul Monte Gazza, va così in archivio con tante belle foto di montagne splendide e un altro grande successo di partecipazione. Erano infatti 40 i partenti da Margone, nonostante le 4 defezioni fatte registrare all'ultimo momento. Un risultato che unito ai 35 e 52 iscritti delle prime due date (Corno di Tres e Ciaspolata by Night), porta la media presenti ad oltre 42, praticamente il doppio di quella della scorsa stagione. Un successo che ha costretto ancora una volta agli straordinari gli addetti al ristoro, stavolta preparato sulla neve con una piccola griglia portatile dove tra pasta di luganega, hamburger di pollo, formaggio tomino e würstel, sono stati cucinati ben 80 panini in poco più di un'ora!
La lunga carovana è partita dal piccolo borgo di Margone, frazione di Vezzano abbarbicata sulle pendici meridionali del Monte Gazza (a circa 945 metri di quota), quando erano passate di poco le 9:00 del mattino.
Tra i 40 ciaspolatori c'erano anche tre rappresentanti del gruppo MTB "Non Solo Panza" di Cremona, sodalizio legato ai Rinco Boys da un gemellaggio siglato nel 2006. Guidati dal Presidente Giaz, gli amici cremonesi hanno così assaporato - dopo diverse loro partecipazioni a nostre uscite in MTB - anche una bella ciaspolata.
Il primo tratto, sulla strada forestale già percorsa in MTB nel luglio 2009 in una delle più belle e panoramiche uscite degli ultimi anni, è stato percorso con le ciaspole in mano, visto che a quella quota la neve è ormai scarsa (per il primo km addirittura inesistente), complice la felice esposizione solare, ma anche il continuo passaggio di quad e altre diavolerie cingolate, il cui impatto sul manto nevoso è pari a quello di un elefante in una cristalleria.
La strada sale costante, con una pendenza che non scende mai sotto il 10%, snodandosi nei boschi con diversi tornanti alternati a lunghe diagonali. Giunti attorno ai 1.200 metri il manto nevoso si è fatto più consistente - grazie anche alla nevicata di venerdì scorso, le cui tracce erano ancora visibili sui rami dei pini - per cui si è potuto calzare le racchette da neve, utili anche per non scivolare a terra in quei punti dove a causa della gelata notturna si trovavano delle vere e proprie lastre di ghiaccio.
Da una certa quota in su si è cominciato anche a gustare il panorama che nella parte bassa, per via degli alberi e delle vicine alture, non era possibile vedere. In particolare, guardando verso sud, si poteva ammirare l'intera Valle dei Laghi, con il Lago di Toblino in primo piano, nella parte bassa sotto le pendici del Gazza, poi il Lago di Cavedine con le "Marocche di Dro" (vasta area pietrosa frutto di una frana di epoca preistorica), per finire con la parte settentrionale del Lago di Garda, che per via del leggero moto ondoso rifletteva i raggi solari come uno specchio, assumendo un colore argentato.
Raggiunta quota 1.500, dopo circa 5 km di cammino, si è usciti definitivamente dal tratto boscoso, iniziando a solcare i vasti pascoli del Gazza, coperti da uno spesso manto di neve ancora intonso, che nei punti più esposti alle correnti è stato lavorato dal vento che come un'artista ha creato strane forme e disegni.
Malga Gazza si trova quasi all'inizio del "panettone", dopo un ripido rampone che la scorsa estate - quando salimmo quassù in MTB - ci fece sudare le fatidiche sette camice! Adagiata in una conca soleggiata, la malga offre la possibilità di cambiarsi al riparo dal vento (la stalla è aperta), anche se non funziona come un bivacco. La cosa era prevista, per cui la griglia è stata piantata all'esterno, appoggiando delle tavolette di legno sulla neve per non farla sprofondare.
Prima, però, visto che l'orario lo consentiva, è stato percorso (anche se non da tutti) un ulteriore tratto di un paio di km, raggiungendo il crinale che si affaccia sulla valle opposta, dove si trova il Lago di Molveno. Da quassù la vista sul Gruppo del Brenta (che dalla malga non si vede perchè oscurato dal colle che si trova alle spalle della struttura, ndr) è davvero magnifica, specie quando le cime sono spruzzate di neve fresca come oggi.
Dopo questo surplus di passeggiata e, soprattutto, di panorami e fotografie indimenticabili, il gruppo è risceso alla malga, dove dopo pochi minuti si è alzata nel cielo terso una colonna di fumo. Non erano, però, messaggi in codice stile apache, bensì l'avvio della mega-grigliata che ha dovuto sfamare ben 40 bocche fameliche! Nel giro di un'oretta, su una griglia che misura non più di 30 x 40 cm, sono stati preparati ben 80 panini, imbottiti con pasta di luganega, würstel, hamburger di pollo o formaggio tomino. Ovviamente non potevano mancare i vari dolci, cioccolato e liquori che dagli zaini uscivano come d'incanto.
Dopo questa meritata, lunga, pausa al sole, è stata fatta la foto di gruppo in mezzo alla neve fresca, per poi calzare nuovamente le ciaspole e dirigersi verso valle. La discesa, chissà come mai (?), è stata fatta quasi in un batter d'occhio (bella invenzione la forza di gravità ...), così attorno alle 15:00 il gruppo era già alle porte di Margone, pronto per fare rientro a casa.
Ora, con l'arrivo della primavera, la stagione delle ciaspole volge al termine. Ultimo appuntamento sabato 6 marzo sull'Altopiano di Lavarone/Luserna, con la salita sul Pizzo di Levico. Poi, da metà marzo, tutti in sella per una nuova stagione di MTB ma anche, ultimo arrivo in casa Rinco, di trekking.
(clicca sull'anteprima per vedere la cartina
ingrandita)
ore 7:30, Trento Nord. Il Presidente fotografa la Paganella illuminata dal sole che sta
sorgendo.
Il cielo è azzurrissimo, la giornata promette mooooolto bene!
Una mezzoretta prima, Cipollino stava scrutando la meta dell'escursione
odierna
(indicata dalla freccia rossa), ben visibile dalla finestra di casa sua, a
Ponte Arche
La partenza a piedi è fissata poco fuori dal paese di Margone
Partiamo lasciandoci alle
spalle il piccolo borgo
Dopo il primo tratto sull'asfalto, cominciamo a trovare un sottile
strato di neve (in alcuni tratti gelata)
Giro, Cecchi Paone e Yoghi su uno dei tanti tornanti della strada che sale
al Gazza
La neve è ancora scarsa e le ciaspole si portano a mano
Il nipote di Cipollino con Rossano il Mondino: dalle risaie del vercellese
alle nevi dolomitiche
Pare che qualcuno, in salita, abbia visto la Madonna. Ma non erano
allucinazioni da fatica, c'era sul serio!
Celestina con il Camoscio della Sila e
Ailander durante una sosta
Altro gruppetto in sosta
Un sorridente (e luccicante!) Geppo
A terra si notano i segni dei cingoli dei numerosi quad che salgono quassù
Ecco che arriva uno di questi "piccoli mostri". Così è troppo facile andare
in montagna!
Noi continuiamo a preferire le care e vecchie gambe!
Oggi stiamo tranquilli, c'è la vigilanza (ma chi è, Vito Catozzo?)
Il classico taglio "spatuzz" del nostro Vice-Presidente Cecchi Paone
Ora il fondo stradale è innevato a sufficienza per calzare le ciaspole
Si prosegue a gruppetti, a seconda del passo
Una pausa durante la salita, per ricompattare un po' le fila
Salendo di quota si può ammirare meglio il panorama. Ecco la Valle dei
Laghi, con il Lago di Toblino,
in basso (in primo piano), poi il Lago di Cavedine e in fondo la parte
settentrionale del Garda
Ad est, invece, ecco le Tre Cime del Monte Bondone: da sinistra Cima Verde,
poi il Dosso d'Abramo,
infine il Monte Cornetto. Ai piedi di quest'ultimo si scorge (a sx della
cima) il costone che ogni anno
raggiungiamo con la Ciaspolata by Night. Certo, di notte non vede nulla di
tutto cio!
Un altro gruppetto che avanza. Tutti con le ciaspole tranne uno: indovinate
chi?
Tania alle prese con un bastoncino
Il Presidente di Non Solo Panza, Giaz, con la moglie
Il Kanoista seguito dallo Schiaccianoci del Terminillo
L'altro NSP presente oggi, Spiz, alla guida del gruppetto di coda della
comitiva
In quota, sugli alberi c'è ancora la neve caduta abbondante nella giornata
di venerdì
Ora la vegetazione si è diradata e il tracciato è quasi interamente battuto
dal sole
Dopo circa 5 km usciamo dal bosco e troviamo gli ampi pascoli del Gazza
Ernesto e Little Paul in posa una volta giunti sul Gazza
Frank ne approfitta subito per una passeggiata nella neve fresca
Presidente e Schiaccianoci in posa con il Brenta sullo sfondo
Ecco il salitone malefico che porta a Malga Gazza. In bici (luglio
'09) è stato un vero calvario ...
A piedi eravamo allora ....
... e a piedi siamo pure oggi!
Cipollino, Tella e Brücke in sosta prima di affrontare il salitone finale
Yoghi si ferma a tirare il fiato
Spiz e Giaz procedono seguendo la traccia
Bel primo piano dello Schiaccianoci, con alle spalle le cime innevate
Alle nostre spalle si scorge la conca del Bleggio
Un cumulo di neve fresca, dietro al quale spunta (al centro) il Monte Stivo
Percorriamo gli ultimi metri prima della malga
Frank, però, non resiste e torna nella neve fresca
Eccoci arrivati ai 1.550 metri di Malga Gazza
Situata in mezzo al pascolo, baciata dal sole, è il posto ideale per fare
una sosta ristoro
Nello stesso posto, e con tutt'altro ambiente, l'estate scorsa
Prima di mangiare, però, proseguiamo per un po', per raggiungere il punto
panoramico sul Brenta
Le quote rosa crescono. Quartetto di donzelle sorridenti in posa
Luigi il Dotto con la moglie
Proseguiamo il cammino. Sullo sfondo di scorge il crinale
La tradizionale segnaletica bianco-rossa, sempre ben visibile e puntuale
Siamo ormai in prossimità della conca da dove si può ammirare la catena del
Brenta
Ed eccoci allo scollinamento: spunta il Brenta davanti a noi
Lasciamo per un attimo la strada e ci inoltriamo nei prati, dove la neve
arriva anche al ginocchio
Cecchi Paone cammina nella distesa innevata. Alle sue spalle si
scorge la sagoma conica del Palòn
Il Brenta ci appare ora in tutta la sua bellezza
Giaz con lo Schiaccianoci durante una breve sosta
Dura la vita da pianta quassù, eh?
L'immensa conca innevata del Gazza. Lungo la traccia si scorgono le
figure di alcuni nostri
soci che hanno voluto allungare un po' il percorso, arrivando fino
al crinale
Siamo sulla sommità del "panettone", a circa 1.600 metri di quota
Proseguendo più oltre, sulla lunga dorsale del Gazza, si può ammirare il
Lago di Molveno
Primo piano delle spettacolari formazioni rocciose di dolomia del Gruppo di
Brenta
Oggi c'è un sole che spacca le pietre, ma guardando bene ... c'è anche la
luna!
Torniamo verso la malga. Nei pascoli la neve è lavorata dal vento e sembra
un mare increspato
Si cammina in un ambiente bicolore: il bianco della neve e il blu del cielo
terso
Tornati alla malga, riponiamo gli attrezzi, adesso si mangia
E noi dovremmo preparare la carne per 80 panini con questa "robetta" qui?
"Tranquilli, è già stata testata per un bel numero di panze"
Brücke osserva scettico: "Se magnerà ancòi?"
Ecco qua il risultato, soddisfatti?
Forza, avanti col pane ...
La folla che ha preso d'assalto la postazione griglia
Kanoista ed Ernesto in attesa del companatico
Intanto c'è chi mangia e c'è chi beve
A proposito di bere: Dorty, per non rischiare, si tiene forte alla
staccionata!
Roberto e Ombretta, due New-Entry di questa stagione
Cipollino, il Mondino e Karate Kid sembrano aver gradito il doppio panozzo
imbottito
Spectrum con la compagna Annamaria
Cipollino e Yoghi si godono il bel sole pomeridiano
Signore, serve la crema solare?
Bubu in un attimo di relax dopo aver pranzato
Primo piano dell'Uomo Ombra, RincOscar 2009 tra i Non-Biker e anche quest'anno
in pole-position
L'immancabile foto di gruppo
Dopo la gradevole e soleggiata pausa, rimettiamo le ciaspole e ci
incamminiamo verso valle
La lunga fila dei 40 inizia a sgranarsi lungo la via del ritorno
Presidente e Vice-Presidente sono gli ultimi a partire, dopo aver
controllato il campo
La comitiva percorre a ritroso la strada fatta poche ora prima in
salita
Siamo ormai in prossimità di Margone, anche questa è andata